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Intervista a Osvaldo "Chato" Peredo (MAS)

04/10/2003

Ormai non c´à¨ più un governo in Bolivia

Intervista a Osvaldo "Chato" Peredo

"Ormai non c´à¨ più un governo in Bolivia"



Chi dice questo ਠOsvaldo "Chato" Peredo, dirigente del Movimento al Socialismo (MAS), la principale forza di opposizione al governo neoliberale di Gonzalo Sánchez de Losada. Il MAS, guidato da Evo Morales, ਠprotagonista in questi giorni assieme a varie organizzazioni di una ribellione popolare che si estende in tutto il paese per la naziolalizzazione del gas e contro la sua esportazione negli Stati Uniti, "il gas ਠdei boliviani, dev´essere considerato dei boliviani perche in questo momento la situazione contrattuale con le transnazionali ਠtremendamente offensiva per la dignità  della Bolivia e svantaggiosa per l´economia". In un´intervista telefonica per il programma radio - Ni un paso atrás!, Peredo non scarta l´apparizione di esspressioni armate nel conflitto perಠsootolinea "non ਠnecessario entrare in questa tappa di lotta, o svilupparla, in un momento nel quale loro stessi non possono sostenere la loro democrazia rappresentativa".



Qual´à¨ la situazione in questo momento là­ in Bolivia, e qual ਠil coordinamento delle differenti organizzazioni protagoniste della ribellione?

In questo momento la situazione ਠrealmente conflittuale. C´à¨ un´equilibrio fra le forze represisve i diversi settori che si trovano in mobilitazione permanente. Diciamo che la mobilitizazione ਠscaglionata, le marce vengono fatte a scaglioni e settorialmente, perಠil tema centrale e ciಠche concatena tutte le mobilitazioni ਠla appropiazione del gas.

Il governo vuole portare ad una falsa discussione, cioਠse il gas viene esportato in Cile o in Perù, e noi diciamo che il gas ਠdei boliviani, il gas ਠdei boliviani, dev´essere considerato dei boliviani perche in questo momento la situazione contrattuale con le transnazionali ਠtremendamente offensiva per la dignità  della Bolivia e svantaggiosa per l´economia. Allora il movimento settoriale dei maestri, degli studianti, dei contadini, degli operai, del magistero, alla fine in tutti i luoghi si coordina con il tema del gas.

Non si esporta il gas fino ache non si risolve la questione della propietà  del gas per i boliviani, questo in primo luogo. Allo stesso tempo nell´organizzazione esiste la Direzione Unica Nazionale che si formಠil 19 settembre a principio delle mobilizzazioni che si danno a scaglioni da questa data fino al a questo momento. Settorialmente, c´à¨ qualcosa indubbiamente di scoordinato perchà© sono molte le organizzazioni che sono incluse nella Direzione Unica Nazionale - c´à¨ la Centrale Operaia Boliviana (COB), da alcune decadi molto potente, ora abbastanza debilitata, c´à¨ la attualmente potente Confederazione Sindacale dei Lavoratori Contadini, c´à¨ lo Stato Maggiore del Popolo, c´à¨ come strumento politico il Movimento al Socialismo (MAS), ecc - c´à¨ quasi tutta la società  che sta interpellando il governo. Il MAS in questo momento come organizzazione politica aderisce e aspetta le risoluzioni che adotterà  la Direzione Unica Nazionale, che l´organizzazione a cui si sono sottoposti tutti gli organismi che si trovano in questo confiltto, che praticamente ਠtutto il popolo. E oltretutto dice che bisogna mobilitarsi in solidarietà  ai contadini di Warisata, e sta organizzando una colonna in marcia che va dal Chapare fino a Warisata, che sono circa 600 km. E sta gia marciando.

D´altra parte nell´est i blocchi e le mobilitazioni cominceranno a partire a scaglioni dal 6 di ottobre, perchਠl´mportante ਠche tutto il movimento deve essere coordinado e la Confederazione Sindacale dei Lavoratori Contadini - che ਠl´organizzazione più forte dentro la direzione unica - sta organizzando le mobilitazioni in modo tale che siano coronate dal successo. Solidarizziamo anche con l´appello che lancia la COB per uno sciopero generale indefinito, perಠperಠnon lo proponiamo finchਠnon viene dichiarato dalla Direzione Unica Nazionale.

In questa crisi politica che vive la Bolivia, che ਠricorrente ed ਠavvenuta in altri luoghi dell´America Latina e che segna l´esaurimento del neoliberismo, come si pone il MAS e quali possibilità  ci sono per le organizzazioni popolari di arrivare al potere

Pensiamo che le organizzazioni popolari in questo momento stanno dimostrando la capacità  di amministrare il governo, di amministrare tutta questa crisi nel rispetto dell´ambito democratico. In questo momento non vogliamo entrare in una lotta per la presa del potere perchà© indubbiamente non siamo in una posizione di vantaggio.

L´esercito ਠil sostegno di questo governo, e l´ambasciata nordamericana sta sfacciatamente intervenendo, dato che il massacro di Warisata ਠstato ordinato da Otto Reich, che si ਠintromesso in quelle circostanze con con il pretesto che fra la gente che non poteva transitare, entrare e uscire dal paese di Warisata, c´era un nordamericano. Allora l´esercito decreto semplicemente che c´erano degli ostaggi, cosa che ਠfalsa perchà© quello che faceva il blocco era di impedire l´uscita di quelli che si trovavano la o l´ingresso di altra gente. Cosଠcon il pretesto che quella era una presa di ostaggi, provocarono lo scontro con i contadini. E´ certo che c´à¨ stata una risposta dei contadini, ci sono due soldati morti e cinque contadini, in tutti i casi pensiamo che al popolo conviene di più proseguire nell´ambito democratico perch੠ਠimpossibile che questo governo vinca alle prossime elezioni, cominciando da quelle municipali che saranno il prossimo anno, ne usciranno perdenti sia il governo sia il movimento sociale, i movimenti popolari in Bolivia vinceranno in modo schiacciante questo processo. Cosଠa noi più di tutti interessa mantenere ed essere garanzia del processo democratico, per questo stiamo esaurendo tutte le possibilità  politiche per obbligare al dialogo il governo.

Pensiamo che ਠimportante in questo momento la solidarietà  internazionale e che si formi una lista di osservatori, di personalità  di istituzioni credibili dell´America Latina che vengano in Bolivia per fare pressione su questo governo per un dialogo, a fare sedere attorno ad un tavolo questo governo e il popolo, che quello che lo sta interpellando in questo momento. La OEA non merita il nostro credito in questo momento.

Qui in Argentina la stampa ha sottolineato il fatto che la dinamica stessa del conflitto deriva dal manifestarsi dei movimenti armati guerriglieri. Questo ਠpossibile, o ਠuna elucubrazione della stampa?

E´ possibile nella misura in cui ci sono molti settori nel campo che sono veramente disgustati perಠpensiamo che tuttavia questa possibilità  non ha una organicità , e che comunque non ਠnecessario entrare in questa tappa di lotta, o svilupparla, in un momento nel quale loro stessi non possono sostenere la loro democrazia rappresentativa. E´ un momento dove il popolo ha dimostrato una straordinaria capacità  di esercitare una democrazia partecipativa e che ha obbligato al dialogo in molte occasioni, anche se questo governo non ha mai compiuto dei compromessi.

Quello che noi vorremmo in questo momento, e si sta studiando la possibilità  di strappare domani una dichiarazione della Direzione Unica Nazionale, che si possa formare un governo transitorio di unità  nazionale il cui scopo fondamentale sarà  di convocare un´Assemblea Costituente ed elezioni generali unite a quelle municipali. Noi crediamo che questo debba essere deciso il più presto possibile, perchà© ormai non c´à¨ più un governo Bolivia.

Questa crisi politica avviene nel segno di un aperto guerreggiamento dell´imperialismo nordamericano, e di un´avanzamento deciso nella costituzione dell´ALCA. Che impatto avrebbe la futura e possibile costituzione dell´ALCA, tale e quale la stanno impostando gli Stati Uniti?

Stiamo sviluppando questa lotta da molto tempo, tutto il mondo sa che l´ALCA ਠil nuovo piano neocoloniale dell´imperialismo nordamericano, e di fronte ad esso stiamo proponendo alternative, non solamente un´opposizione.

Diciamo che noi fino ad un´anno fa eravamo un´opposizione abbastanza considerata, abbastanza forte, perಠora siamo la proposizione più forte, o practicamente l´unica proposta di alternativa al neoliberismo nel paese, che ਠquella del Movimento al Socialismo, lo strumento politico ch si basa su un´insieme sociale formato da tutti i movimenti sociali e da tutti gli organismi che lottano per la vita.

In questo momento la contraddizione ਠfra la vita e quelli che vogliono sterminarla, non solamente qui in Bolivia ma in tutto il pianeta. E l´ALCA ਠuno degli strumenti di sterminio dei nostri popoli, delle nostre culture, della nostra economia, delle possibilità  di sopravvivenza. Crediamo affrontando l´ALCA quello che si puಠperdere ਠla vita, con l´ALCA sicuramente perderemo non solo le nostre vite ma anche quelle dei nostri sucessori, quelle dei nostri figli e dei nostri nipoti.

La nostra lotta sarà  molto sostenuta e pensiamo che dovrà  dire come lo hanno detto altri lider - non bisogna darsi l´alternativa di vincere o morire, ma di vincere o vincere.