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Notiziario del Campo Antimperialista - 1 gennaio 2004

06/01/2004

Iraq: per il ritiro dei soldati italiani


Notiziario del Campo Antimperialista - 1 gennaio 2004

itacampo@antiimperialista.org

"L`Iraq ਠil fronte principale. I nemici della libertà  ci oppongono laggiu` una resistenza disperata e devono essere sconfitti". G.W. Bush


Questo Notiziario contiene:

1. Champagne e Molotov
2. Ancora articoli farneticanti e provocatori
3. Iraq: per il ritiro dei soldati italiani.
Prepariamo la protesta sotto il Parlamento
4. Indovinello del 20/12: risposta


1. Champagne e Molotov

*Or, tutti erano presi da timore; poichà© molti segni e miracoli si compivano dagli Apostoli. E tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano tutto in comune. Vendevano i loro beni e ne distribuivano il prezzo fra tutti, secondo il bisogno di ciascuno*
Atti degli Apostoli

Noi abbiamo rispetto per quei cristiani veri per i quali il Natale e` il lieto evento che ricorda la nascita di Gesu`, nel quale essi vedono il Dio incarnato, sceso sulla Terra per dare la salvezza agli uomini e annunciare l`avvento del Regno di Dio, fatto di fratellanza e amore. Di questo Regno non c`e` traccia, tanto meno di questi tempi, segnati come non mai dall`ingiustizia, dalle guerre, dall`abiezione. Questi cristiani certo avranno ripulsa per quello che il Natale e` diventato, proprio nel paese, l`Italia, che si considera la capitale del cristianesimo: una volgare festa pagana in onore di un consumismo senza spiritualita` e senza umanita`. Noi *guevaristi*, che sentiamo sulle nostre guance ogni schiaffo subito dagli oppressi, ovunque essi si trovino, non abbiamo festeggiato ne` a Natale ne` a Capodanno. Come non possono festeggiare i palestinesi o gli iracheni, non puo` brindare, quale che sia il posto in cui si trovi, chi abbia il coraggio di aprire gli occhi sulla realta` e consideri sacri i valori della fratellanza, dell`eguaglianza e della liberta`. Non bottiglie di champagne ma molotov si sarebbero dovute stappare, se si fosse voluto davvero brindare alla speranza di un anno nuovo, ovvero di un anno diverso da quello che restera` alla storia come l`anno della morte, l`anno in cui il Moloch a stelle e striscie ha osato fagocitare l`Iraq per costruire il suo Impero unico mondiale.


2. Ancora articoli farneticanti e provocatori

Tre mesi di sistematiche diffamazioni condotte quasi all`unisono da destra a sinistra, dai media di regime come da quelli di *movimento*, ci hanno abituato a tutto. Dopo la bella manifestazione del 13 dicembre, passata la *bufera*, pensavamo che ci avrebbero finalmente lasciato in pace, che il punto piu` basso fosse stato toccato. Invece no. Con due articoli farneticanti pubblicati su La Stampa del 30 e 31 dicembre, il Campo viene tirato in ballo nella vicenda dei pacchi bomba *anarco-insurrezionalisti* (sic!). Articoli sconclusionati, senza ne` capo ne` coda, con teoremi che chiunque mastichi anche solo un tantino di poltica puo` solo gettare nella spazzatura. Certo, il quotidiano La Stampa e` stato ovviamente costretto a pubblicare l`immediata smentita del portavoce del Campo, ma intanto un`altra palata di fango e di sospetto ci e` stata gettata addosso. Lo scopo di queste attenzioni (non meno infami di quelle sbirresche) e` chiaro anche a ciechi: farci terra bruciata attorno. Se da un lato cio` ci preoccupa, dall`altro ci rinfranca. L`accanimento e` indice che la nostra esperienza politica si fa strada e preoccupa non solo il potere ma chi per esso deve fare e confezionare consenso alla politica di un regime (bypartizan) che con l`adesione alla illegittima e terroristica occupazione dell`Iraq, ha lasciato cadere ogni tabu` e si comporta come provincia dell`Impero americano.
Quello che e` invece indecente e` l`atteggiamento di certi ambienti *di sinistra* che non solo non alzano un dito contro questa campagna di criminalizzazione, ma vi partecipano, comportandosi come sodali, offrendo al potere dritte e argomenti per combatterci meglio. Cosi` gli articoli de La Stampa raccolgono *voci*, *soffiate*, *indiscrezioni* dall`interno del *Movimento*. Forse si tratta di trucchi del mestiere, forse il giornalista Jacopo Jacoboni mente riguardo alle sue fonti. E pero` anche lui, come Magdi Allam, Ferrara e gli altri, si fa scudo del *Movimento* o del P.R.C. per lanciare i suoi sospetti criminogeni. Basta leggere l`articolo comparso su il manifesto del 31 dicembre (a firma del solito imbroglione Angelo Mastrandrea) per rendersi conto di come il giornalismo *di sinistra* gareggi con quello di destra nella campagna di insulti e di calunnie.
La Stampa, infine, sempre *raccogliendo indiscrezioni nel Movimento*, tenta di associarsi al raggruppamento nominato Europposizione, col quale non abbiamo praticamente nulla a che fare.
Ai compagni di Europposizione va tuttavia la nostra piena solidarieta`. Non faremo come gli opportunisti che giocano a fare i *buoni* lasciando in balia della repressione i *cattivi*, nella sciocca speranza di sfuggire alle attenzioni repressive del potere imperialista.


3. Iraq: per il ritiro dei soldati italiani.
Prepariamo la protesta sotto il Parlamento

Nello scorso Notiziario avvertivamo i lettori sul *... rischio che, scadendo il mandato in Iraq il 31 dicembre, il governo presenti surrettiziamente un decreto-legge urgente proprio durante le festività , al riparo dall`attenzione dell`opinione pubblica.*
In realta` e` avvenuito di peggio: non c`e` stato neanche un Decreto specifico. Il governo ha di fatto rifinanziato la spedizione in Iraq inserendolo in uno dei maxi emendamenti alla Finanziaria, votati di corsa e a colpi di fiducia. Al riparo delle feste natalizie il governo, con la complicita` delle opposizioni tutte, ha di fatto riconfermato l`illegale corpo di occuopazione coloniale contro l`Iraq. Segnaliamo questa complicita` delle opposizioni: esse sapevano di questo stratagemma, ma si sono ben guardate dall`informare l`opinione pubblica, come hanno del resto fatto tutti gli addomesticati mezi d`informazione. Miracoli del sistema bipolare!
Tuttavia, se il governo avra` uno straccio di decoro istuzionale, dovra` entro i primi di marzo passare per il Parlamento con una votazione specifica.
Per questo, accogliendo la proposta del COMITATO NAZIONALE IRAQ LIBERO, adottata dalla manifestazione del 13 dicembre a Roma, il Campo Antimperialista offre la sua piena disponibilita` ad organizzare un grande sit-in di protesta sotto il Parlamento, quando esso sara` chiamato a decidere se mantenere o meno i soldati italiani in Iraq.
Ci auguriamo che tutti coloro che considerano l`occupazione dell`Iraq illegittima e illegale, facciano altrettanto e si mobilitino all`evenienza.
Chiunque sia interessato a promuovere il sit-in contatti: comitatonazionale@iraqlibero.net


4. Indovinello del 20/12: risposta

L`autore dell`articolo col quale si sosteneva la legittimita` della eventuale condanna a morte di Saddam Hussein era Fabrizio Rondolino, proprio lui, uno del pensatoio ulivista diessino. Ricordiamo la frase fatidica:
*Sebbene non sia ancora noto quale corte giudicherà  Saddam Hussein, se irachena o americana o internazionale, ਠmolto probabile che il processo si concluderà  con una condanna a morte. Ed ਠgiusto che sia cosà¬.*
I nostri lettori hanno mostrato di essere molto poco sprovveduti, dato che molti i loro hanno azzeccato la risposta.