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AZIONI DI SABOTAGGIO CONTRO LA RESISTENZA

13/09/2004

dichiarazione di Awny al-Kalemji


"AZIONI DI SABOTAGGIO CONTRO LA RESISTENZA"
Rilasciate SIMONA TORRETTA, SIMONA PARI

dichiarazione di Awny al-Kalemji

Signori giornalisti,

In merito alle vostre questioni relative alla mia personale opinione circa
la tematica delle due italiane tenute in ostaggio, ho già  espresso un`opinione e non c`ਠnulla che mi impedisca di dichiarare: A mia
conoscenza, la resistenza irachena ਠcontro qualsiasi obiettivo che non
serva la causa della liberazione dell`Irak dagli invasori. Abbiamo visto e
sentito della resistenza che ha rilasciato numerosi ostaggi di tutte le
nazionalità  senza condizioni dopo che ਠstata appurata la loro innocenza e
fra questi i tre italiani che sono stati rilasciati alcune settimane fa. E
non credo che nessuno meglio della resistenza sappia la verità  circa gli
stranieri presenti sulla terra dell`Irak. L`Irak, signori, ਠun campo di
battaglia dal nord al sud, e non c`ਠun centimetro della terra dell`Irak che possa essere definito sicuro. Questo significa che chi viene in Irak non viene per turismo ma nella maggior parte dei casi per altre ragioni. E
costoro sono o giornalisti che nella maggior parte dei casi non cercano la
verità  ma cercano come offrire i propri servizi ai colonizzatori oppure chi non ਠgiornalista ਠlegato agli invasori sotto etichette diverse quali
imprenditori o proprietari di aziende che hanno lo scopo di rubare e
saccheggiare e non operare per la ricostruzione dell`Irak. Costoro sono
strumenti della colonizzazione. Io invito la resistenza irachena a trattare gli ostaggi come prigionieri di guerra e in base alle leggi internazionali e tutto ciಠche avantaggerebbe la resistenza stessa e non il contrario. Non sono d`accordo con l`opinione che vuole che ogni azione di rapimento sia della resistenza: ci sono ventimila mercenari e killer a pagamento venuti con l`invasore e costoro stanno compiendo azioni di sabotaggio per danneggiare la reputazione della resistenza. In ogni caso io incoraggio la resistenza attraverso ciಠche scrivo e dico e in tutte le mie attività  sperando che mi ascoltino e che stiano più precisi nel trattare queste complicate problematiche. Per ciಠche riguarda le due ragazze italiane e in base a ciಠche mi ਠstato comunicato da fonti attendibili al 100% e in particolar modo l`amico Moreno, circa il fatto che non avevano nulla a che fare con l`invasore, ebbene io aggiungo la mia voce a tutte le voci che chiedono il loro rilascio e al più presto. Anzi, l`ho già  fatto due giorni fa. Ma in compenso il presidente del consiglio italiano non si assume la completa responsabilità  di aver trascinato il suo paese in una guerra che non gli frutta niente se non accontentare Bush Junior? E poi perchà© non ritira le sue forze come hanno fatto numerosi altri paesi, considerato specialmente, come si siano rivelate completamente false le motivazini per cui ਠstata dichiarata guerra all`Irak? E a mia volta vi chiedo perchà© come giornalisti non chiedete il ritiro delle truppe degli aggressori e di ritirare subito le loro forze dall`Irak dopo che si ਠappurato che non ha armi di distruzione di massa e nessun legame con Alqaida e che non ha nessun potere di minacciare nessuno, quindi come poteva distruggere Washington e le capitali europee con le bombe nucleari in 45 minuti? E poi signori perchà© non sentiamo da voi una sola parola delle centinaia di vittime irachene innocenti che cadono ogni giorno per colpa della barbara azione militare americana? Oppure ritenete che il sangue iracheno sia meno prezioso di quello americano e britannico? Ripeto: mi auguro il rilascio dei due ostaggi se verrà  confermata la loro innocenza e al più presto. Sono fiducioso nella giustizia del verdetto della resistenza esattamente come mi fido delle informazioni degli amici italiani.

Awny al-Kalemji
Portavoce internazionale della Alleanza Patriottica Irachena
12 settembre 2004