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Stato delle Forze Patriottiche Anti-Occupazione

18/04/2005

Iraq, 15 febbraio 2005


Stato delle Forze Patriottiche Anti-Occupazione

Iraq, 15 febbraio 2005

Nel nome di Dio, il misericordioso, il compassionevole


Le forze patriottiche irachene anti-occupazione si sono incontrate nella moschea di Um al-Qura, il 15 febbraio 2005, per discutere la situazione presente e le sue implicazioni ad ogni livello. I partecipanti hanno discusso proposte di aiuto per restituire all´Iraq la completa indipendenza, unità  e sovranità . Le forze partecipanti hanno proclamato reso noto il loro progetto per la riconciliazione nazionale, che sono stati i primi a sostenere fin dall´inizio dell´occupazione, e per la riscrittura della costituzione sulle basi di quanto segue:

1) Un chiaro, preciso, pubblico, e vincolato da garanzie internazionali, piano di evacuazione dall´Iraq delle truppe occupanti in tutti i suoi aspetti e forme.
2) Abolizione della principale ripartizione basata su linee settarie, razziale o etniche, e adozione del principio di cittadinanza ed equità  dei diritti e dei doveri di fronte alla legge.
3) Riconoscimento del principio del diritto del popolo Iracheno di rifiutare l´occupazione; riconoscimento della resistenza irachena e della sua legittimità  a difendere la sua patria e le sue risorse; rifiuto del terrorismo che prende di mira iracheni innocenti, agevolazioni ed istituzioni di pubblica utilità , e luoghi di lavoro – moschee, centri religiosi "shia", chiese e tutti i luoghi sacri.
4) Fintanto che le elezioni che si sono tenute mancheranno di legittimità  a causa del fatto che erano basate sulla Legge Amministrativa [la TAL decisa di Bremere, contestata dallo stesso Sistani], mancheranno le condizioni di legalità  e sicurezza, saranno boicottate e manipolate da un gran numero di persone, l´amministrazione che risulterà  da tali elezioni non avrà  il diritto di concludere alcun accordo o trattato contravvenendo alla sovranità  Irachena, all´unità  del suo popolo, della sua terra e della sua economia, e alla preservazione delle sue ricchezze.
5) Adozione della democrazia ed elezioni come unica opzione per il trasferimento del potere, e la preparazione delle condizioni e leggi che permettano al processo politico di avere luogo a condizioni trasparenti ed oneste, sotto la supervisione neutrale internazionale.
6) Affermazione dell´identità  patriottica, Araba ed Islamica dell´Iraq, e ferma opposizione a tutte le posizione che possano portare alla perdita di questa identità .
7) Liberazione di tutti i prigionieri e detenuti nelle carceri dall´occupazione e dal governo provvisorio, in particolare le donne; cessazione delle continue operazioni di ricerca e violazione dei diritti umani nelle province dell´Iraq; richiesta della ricostruzione delle città  distrutte e del pagamento di giuste ed eque riparazioni ai loro abitanti.

Le forze partecipanti chiedono alle altre forze patriottiche di dichiararsi d´accordo con loro su questi principi per firmare questo accordo quale servizio alla nostra causa patriottica e nell´interesse a raggruppare tutte le forze patriottiche Irachene ed unificare la loro posizione.

Le Forze Patriottiche Anti-Occupazione

6 Muharram 1426/15 febbraio 2005


Firmatari:

1-al-Sadr`s Current;
2-The al-Khalesiyya [Shia] School;
3-Association of Muslim Scholars;
4-Patriotic Front for the Liberation of Iraq [umbrella organization of several groups, predominantly Arab nationalists, including former Baathists];
5-Iraqi Patriotic [National] Founding Congress [INFC, broad coalition of Iraqi political forces, includes leftists, nationalists and Islamists from various tendencies who opposed Saddam´s regime]
6-Popular Council for Culture and Arts;
7-Nasserite Vanguard Party;
8-Council of Woman`s Will;
9-People`s Unity Party [Communist];
10-Movement of the Arab Nationalist Current;
11-Party of Reform, Justice and Democracy;
12-United Iraq Party;
13-Islamic Bloc;
14-Nationalist Democratic Party;
15-United Patriotic Movement;
16-Regroupment for Iraq;
17-Progressive Union of Iraqi Students;
18-Arab Regroupment in Kirkuk;
19-Popular Nationalist Party;
20-Arab Socialist Movement (Patriotic Command);
21-Union of republic`s Women;
+ sette personalità  singole.

Fonte: http://www.juancole.com/2005/03/achcar-allawis-offensive-gilbert.html

Nota Editoriale:

Prima la liberazione, poi la democrazia
Nonostante noi supportiamo i punti avanzati della piattaforma, abbiamo l´impressione che evitino chiaramente di dire che la precondizione ਠl´espulsione dell´occupazione USA. La democrazia e l´autodeterminazione possono essere raggiunti soltanto distruggendo il potere imperialista occupante – questa ਠla lezione delle lotte anti-coloniali del secolo scorso sia di quelle vinte che di quelle perse. Invece noi temiamo che dietro ci sia un´agenda nascosta di negoziati in cui le Nazioni Unite fanno da intermediarie con l´intento di mettere in piedi un regime sottomesso, che non sia un diretto burattino degli USA ma che abbia qualche superficiale spazio di manovra. Ciಠpotrà  essere utile soltanto all´elità© per integrarsi al sistema capitalista imperialista mondiale negando l´autodeterminazione in modo comprensivo alle masse popolari irachene. Abbiamo già  visto questo risultato nei negoziati che hanno messo fine ai movimenti di liberazione in America Centrale e Sud Africa, solo per citare i più importanti.

Campo Antimperialista