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DAL PRESIDIO DAVANTI ALLA FARNESINA

08/09/2005

Giovedଠ8 settembre – ore 18

Il punto della situazione sulla lotta in corso potete trovarlo nel comunicato stampa emesso questo pomeriggio, che pubblichiamo di seguito.

Per il resto ci limitiamo a dare notizia del sit-in che si ਠtenuto questa mattina davanti all´ambasciata italiana di Madrid, durante il quale una delegazione rappresentativa delle forze spagnole che hanno preso posizione per il rilascio dei visti, ਠstata ricevuta dall´addetto culturale dell´ambasciata, al quale sono stati esposti i motivi delle ferma protesta contro le decisioni di Fini.


Comitati IRAQ LIBERO

Comunicato stampa
dal presidio dello sciopero della fame davanti alla Farnesina


Siamo al nono giorno di sciopero della fame ed il Ministero degli esteri continua a prendere tempo.
In questi giorni vi sono stati diversi contatti informali, ma al momento non abbiamo ancora avuto nessuna risposta concreta sui visti.
Forse imbarazzato dal pasticcio combinato da Fini, il ministero si rifiuta di discutere le stesse motivazioni di una scelta che ha messo in evidenza l´azzeramento della sovranità  nazionale davanti alle pretese americane.
E´ un silenzio che al momento puಠgiovarsi dell´atteggiamento scelto dalla grande stampa e della confusione che regna nelle forze politiche.

Noi vogliamo rompere questo silenzio! In gioco ਠil diritto ad opporsi alla guerra.
Le espulsioni che in questi giorni sono state decretate nei confronti di diversi esponenti islamici nel nostro paese, la stessa chiusura della Scuola islamica di Milano, vanno nella stessa direzione: quella di avallare la politica guerrafondaia di Bush, coprendola con misure persecutorie e liberticide in una logica da crociata.
E´ la stessa ragione per la quale il governo vuole impedire una conferenza internazionale per una pace giusta in Iraq basata sul diritto all´autodeterminazione e sulla cacciata della truppe occupanti.

E´ significativo che, al momento, il Ministero degli esteri non si esprima neanche sulla richiesta di visto per Haj Ali, l´uomo simbolo delle torture di Abu Graib, l´incappucciato con i fili elettrici attaccati al corpo, la cui foto ha fatto il giro del mondo.
Abbiamo inoltrato questa nuova richiesta venerdଠ2 settembre. Ad Haj Ali, oggi libero e residente in Giordania, ਠstato rinnovato il passaporto iracheno nei giorni scorsi. Tutta la documentazione ਠin mano alla Farnesina.
Si vuole forse impedire che si possa dar voce, in Italia ed in Europa, ad una vittima delle torture americane? E´ arrivato a questo punto l´attacco alla democrazia nel nostro paese?
Sono domande alle quali pensiamo che tutti, prima o poi, dovranno dare risposta.

E´ ora che l´allarme democratico scatti! Vogliono far tacere chi si oppone alla guerra ed alla sua logica.
Denunciamo questa situazione affinchà© siano chiare le responsabilità  che il governo italiano si sta assumendo.
E in quanto a responsabilità  ognuno deve prendersi le proprie. Chi finora ha taciuto non pensi di poter continuare a farlo.
Noi ci assumiamo le nostre ribadendo che da qui non ci muoveremo.
E per vincere l´ostinazione di Fini stiamo lavorando ad un incontro nazionale di tutte le forze che sostengono la battaglia per ottenere i visti.


8 settembre 2005

Comitati IRAQ LIBERO
dal presidio dello sciopero della fame