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Afghanistan - Incontro nazionale il 31 ottobre

21/10/2009

AFGHANISTAN

Fuori le truppe occupanti

Basta con la NATO

La Resistenza è legittima

Otto anni fa Bush, dopo aver dissodato il terreno con una genocidiaria campagna di bombardamenti a tappeto, diede avvio all’invasione dell’Afghanistan. Battezzata col nome ad effetto “Enduring Freedom” e travestita da missione umanitaria, con l’alibi della lotta al terrorismo, ottenne subito  l’avallo delle Nazioni Unite e il coinvolgimento della NATO. Che tipo di “democrazia duratura” sia stata esportata è sotto gli occhi di tutti. Per permettere al fantoccio Karzai di restare in sella non basta l’aiuto delle agguerrite truppe mercenarie, si sono truccate le recenti elezioni con brogli a scala industriale.

Ben altri erano i reconditi scopi dell’invasione. L’Afghanistan è considerato dagli strateghi statunitensi un paese imprescindibile per tenere sotto controllo l’area geopolitica dalla quale dipende il futuro delle ambizioni imperiali americane. 
Gli occupanti hanno però fatto i conti senza l’oste. L’Afghanistan è “infestato” di afghani che non hanno alcuna intenzione di farsi infinocchiare, che considerano i “liberatori” occupanti e la loro democrazia una tirannia, che non vogliono soccombere e quindi combattono indomiti, malgrado l’inferiorità di mezzi, per cacciare le truppe occupanti.

Spaventato all’idea che l’Afghanistan possa diventare un altro Vietnam, che la Resistenza possa travolgere la NATO e la sua amministrazione, Obama ha ingrossato le truppe mercenarie implorando che gli alleati facciano altrettanto. Scandalosa è dunque la decisione di averlo insignito del Nobel per la pace.
Mentre gli afghani debbono far fronte ad una guerra senza esclusione di colpi, l’opinione pubblica italiana e occidentale ne subisce una più insidiosa, quella della propaganda. Agli ordini del partito-bi-polare-destra-sinistra, i media hanno messo in atto un sistematico lavaggio del cervello allo scopo duplice, di dipingere l’invasione come una missione caritatevole e di satanizzare la legittima Resistenza. 
Mentre gli afghani hanno il diritto di resistere, noi cittadini occidentali che non abbiamo portato la testa all’ammasso, abbiamo il dovere di difenderci dall’intossicazione informativa, dobbiamo dire la verità, che non è il popolo afghano che minaccia la nostra libertà e la pace mondiale, ma la prepotenza degli Stati Uniti, alimentata dalla sudditanza delle classi dirigenti europee.

FIRENZE

Sabato 31 ottobre, ore 10,00
Sala del dopolavoro ferroviario di S. Maria Novella (Via Alamanni 4)

INCONTRO NAZIONALE

Intervengono: Abdullah A. Salah (Afghanistan), Franco Cardini, Domenico Losurdo,
Massimo Fini, Fernando Rossi, Leonardo Mazzei

Introduce Moreno Pasquinelli

Per adesioni ed informazioni:
tel. 347 7815904
e-mail  via_dall_afghanistan@libero.it

L'incontro è promosso dal Campo Antimperialista