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Con la Jugoslavia, oltre la Jugoslavia!

31/01/2001

21 Ottobre 2000

Lo scorso 21 ottobre si svolse a Roma un`assemblea nazionale del -Coordinamento La Jugoslavia vivrà  - L`Assemblea ha approvato una mozione che chiama all`unità  di tutti gli organismi antimperialisti e a tutti i compagni che hanno davvero a cuore la lotta contro la globalizzazione, contro l`Impero neoliberista e in difesa di tutti i popoli oppressi.
Ci sembra doveroso farla circolare e conoscere.



MOZIONE CONCLUSIVA dell`assemblea nazionale del Coordinamento la Jugoslavia vivrà 

Coord. Nazionale "La Jugoslavia vivrà "
Tel: 0338.9116688 e-mail: jugovivra@libero.it


I partecipanti alla assemblea-dibattito "Dalla guerra …‘umanitaria´ alla rivoluzione …‘democratica´" , dedicata alla situazione nella RF di Jugoslavia, svoltasi il giorno 21/10/2000 a Roma,

- ESPRIMONO la loro indignazione e protesta per le continue interferenze nelle vista politica interna della RF di Jugoslavia da parte dei governi occidentali, che mirano a proseguire nella opera di frammentazione del paese e ad instaurarvi regimi succubi dei loro interessi, nonchà© da parte delle organizzazioni economiche internazionali che attraverso l`imposizione di politiche neoliberiste e di indebitamento puntano a cancellare le strutture produttive ed il sistema di protezioni sociali ereditato dal periodo socialista.

- CHIEDONO il rispetto della sovranità  della RF di Jugoslavia e degli accordi internazionali con essa stipulati, in particolare il rispetto della Risoluzione ONU 1244 che ਠviceversa costantemente disattesa dalla amministrazione ONU, sia civile che militare, nella provincia serba di Kosovo e Metohija (Kosmet).

La amministrazione civile (UNMIK) guidata da Bernard Kouchner ha creato in questi mesi tutti i presupposti per la separazione del Kosmet dalla RF di Jugoslavia e per la sua integrazione nel progetto della "Grande Albania". La amministrazione militare (KFOR), che pur sotto copertura ONU ਠguidata dalle forze della NATO già  responsabili dei crimini impuniti connessi alla aggressione della primavera del 1999, ha continuato ad appoggiare il movimento nazionalista secessionista pan-albanese, prima nelle vesti della organizzazione terroristica UCK e delle mafie ad essa collegata, poi come "Corpo di Protezione del Kosovo" (TMK), chiudendo entrambi gli occhi dinanzi alle continue violenze
contro tutte le nazionalità  kosovare non-albanesi e contro gli albanesi filo-jugoslavi. Per questi motivi

- CHIEDIAMO l`espulsione di tutti i rappresentanti dei paesi NATO dalle strutture civili e militari della amministrazione straniera in Kosmet.

- CHIEDIAMO altresଠche le truppe dei paesi NATO vengano immediatamente ritirate dal territorio balcanico, cioਠin primo luogo da tutte le aree dove sono state dislocate in seguito allo smembramento della Repubblica Federativa e Socialista di Jugoslavia, smembramento incitato e sancito dagli stessi paesi che pretendono oggi vergognosamente di svolgere il ruolo dei pacificatori.

Di fronte all`evidenza di una offensiva imperialista su tutti i fronti, finalizzata all`eliminazione dei punti di resistenza costituiti da classi, popoli e Stati da colonizzare, l`assemblea ritiene inoltre necessario ed improrogabile allargare le tematiche centrate sulla questione jugoslava all`ambito più vasto della lotta contro la NATO e contro il costituendo esercito europeo, veri e propri bracci armati della globalizzazione. àˆ necessario che le realtà  organizzate nate sulla spinta della solidarietà  con specifiche lotte contro l`imperialismo riuniscano in un orizzonte unitario le varie forme di resistenza in atto nel mondo: dalla Jugoslavia alla Palestina, alla cui Intifada esprimiamo piena solidarietà , dall`America Latina al Medio Oriente, dall`Africa al Sud-Est asiatico. Questo impegno ਠreso tanto più urgente dall`interconnessione strategica dell`agire imperialista, anche nei confronti delle proprie classi lavoratrici, che esige una speculare interconnessione delle forze antimperialiste sia nell`analisi, sia nell`informazione, sia nell`organizzazione delle mobilitazioni e delle lotte.

Roma, 21/10/2000