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Sicurezza Politica e Sicurezza Strategica

30. January 2001

2 Agosto 2000

Introduzione sulla storia del movimento operaio in Cile

A. Parole preliminari

Nel dovermi riferire ai cambiamenti che le comunicazioni attuali ci hanno imposto, considero imprescindibile citare le prodezze che altri esseri umani hanno realizzato, in altri tempi, perch੠ci servano da modello di lotta ed organizzazione. Senza essere uno storico, nonostante la mia poesia sia uno strumento della storia, mi vedo nell`obbligazione di fare una breve rassegna su un aspetto del movimento operaio in Cile, tracciando un parallelismo tra la sfida che costituଠla stampa per questo movimento, e quella che ਠper noi internet.

Credo che sia fondamentale soffermarsi di fronte ai meccanismi che questi lavoratori crearono per difendere i loro interessi e conquistare un mondo migliore, specialmente oggi, quando la sinistra soffre di una forte depressione ideologica.

B. La creazione

Le espressioni dell`arte non sono patrimoni di una società  economica, nà© di una organizzazione politica che crede di conoscere il sentiero della verità , anche quando quelli che interpretano il sentire sociale, siano prodotto di questa stessa realtà .

L`arte ਠuna espressione naturale o conoscitiva che si manifesta nei diversi stadi dove lavora, vive e si svaga l`essere umano. Dall`atteggiamento spontaneo all`azione di canticchiare una melodia, alla necessità  di esprimere gli stati mentali della realtà , attraverso forme estetiche che richiedono l`elaborazione di complesse psicostrutture per poter decrivere e ritrarre il mondo circostante, sono tutte espressioni naturali che celebrano la libertà  dell`essere umano.

Tutte queste espressioni vivono perಠsotto assedio e si vedono condizionate dal denaro, sia attraverso modi di pensare, vestire, camminare, cantare, pitturare e scrivere, o attraverso le altre forme di ricreare il mondo immediato.

L`obiettivo ਠcondizionare l`essere umano ad un certo modello e stile divita che obbediscano alle necessità  di un padronato economico specifico, negando all`essere umano stesso la libertà  ed il diritto di sognare.

C. Il risveglio dei lavoratori

I modelli di sfruttamento stabiliscono marcati modi di condotta e stili di vita che si trasformano in tipologie culturali, portando lo sfruttato ad essere sommerso in una natura di merci che lo alienano della sua identità , transformandolo in schiavo di un modello che lo usa e consuma come un mero
carburante della produzione.

Per uscire dalla miseria che impongono i grandi umanisti proprietari delle risorse e dei mezzi di produzione, il lavoratore si organizza tra i lavoratori ed uniti, sognano ed elaborano meccanismi di difesa che permettano loro di difendere i loro interessi di sfruttati.

Non ਠcasuale che durante la gestazione del movimento operaio in Cile, la lotta si desse sulla necessità  di determinare cambiamenti culturali, non negandoli, ma rimpiazzando le obbrobriose espressioni imposte dal capitale, con altre che obbedissero alle necessità  dei lavoratori.

Per questo, dopo grandi lotte verbali, i lavoratori crearono organizzazioni mutualistiche che avevano come fine quello di promuovere un livello di struttura che permettesse loro una migliore difesa della libertà .

E` cosଠche, dopo molti tentativi di organizzazione, con il profilo di organizzazione mutualistica, si crea, nell`anno 1909, la Federazione Operaia del Cile (Federacià³n Obrera de Chile, F.O.Ch). Aderirono a questa nuova istituzione le unioni sindacali che rappresentavano i diversi settori in cui erano inseriti i lavoratori. I marittimi, i lavoratori delle ferrovie, quelli dell`estrazione mineraria, ecc.. vennero quindi rappresentati dalla Federazione Operaia del Cile.

“La grande forza che vogliamo sviluppare non ਠper violentare e schiacciare nessuno, ਠsencondo la mia opinione per creare la nuova società  che deve liberare i capitalisti e gli operai dalla schiavitù dal regime in cui vivono, non schiacciando una classe, ma costruendo con la sua attività , la sua forza, la sua intelligenza, elementi costruttivi della nuova società  libera…” [ Luis Emilio Recabarren: “El Pensamiento de Recabarren” –Santiago, ed. Austral, 1971 – II vol., Pag. 117 ]

E` nel nord del Cile, dove si trovavano i grandi giacimenti di nitrato e di minerali che, dopo la guerra del Pacifico, si aprirono grandi centri industriali e si formarono abbondanti popolazioni operaie, mentre nel centro del paese, l`industria manifatturiera, prodotto del grande sfruttamento del nord, iniziava ad acquisire un primo sviluppo economico.

Furono importanti i primi livelli di organizazione degli operai. Qui si riconoscono come fratelli di classe e si dedicano allo scambio di informazioni che permettono loro di sapere quello che succede in altri settori del mondo del lavoro.

Gli operai realizzavano attività  di carattere collettivo dove si introducevano testi recitati, piccole opere teatrali, canti popolari ed altre espressioni. Queste manifestazioni denunciavano il maltrattamento ricevuto, come anche il piacere di ritrovarsi uniti, in una stessa lotta per la libertà . I lavoratori risvegliavano cosà¬, una coscienza come necessità  di identificazione, che si andava estendendo ad altri centri di lavoro.

“L`educazione, ogni volta più sviluppata e più completa andrà  elevando la cultura degli individui e della società , contribuirà , sempre più nel momento di avanzare, all`avvenire, per dotare ogni individuo e, ogni società , di una perfetta nozione del diritto della libertà ” [ Op. Cit.,Vol. I, pag 70 ]

La trasmissione orale era arrivata al suo limite, si doveva avanzare con un modello inequivocabile che non togliesse virtù al pensiero che alimentava le nuove richieste di cambiamento dei lavoratori.Qui, la necessità  di comunicazione impose il primo cambiamento culturale agli operai, che si preparavano per assumere le sfide della nuova impresa.

Sebbene, il primo cambiamento culturale lo stabilirono quando si decisero ad agire in difesa dei loro interessi, nel nostro caso, tale azione si realizzಠquando ruppero con la trasmissione orale e acquisirino i mezzi di stampa. Durante tutto questo processo, già  esisteva lo spionaggio organizzato.

I padroni si incaricavano di monitorare il movimento delle masse operaie, scambiando informazione per favoritismi. Questo condusse a che molti tentativi di organizzazione fallissero nella loro gestazione e che coloro che puntavano a questi livelli di sfida fossero perseguitati.

La persecuzione variava da una mera paternale nel mondo del lavoro a pestaggi nell`oscurità ; dalla perdita del lavoro e dalla privazione di piccoli beni, alla morte accidentale o all`esecuzione a man salva. E`importante sottolineare che le polizie private di queste imprese costituivano una minaccia diretta per i lavoratori.

Nella misura in cui avanzava lo sviluppo organico degli operai, che creavano reti orali che si estendevano attraverso il deserto, arrivando con un certo ritardo a coprire tutto il paese, questi dovettero affrontare le delazioni che minavano considerabilmente il loro sviluppo.

Lo spionaggio che realizzavano le imprese e lo Stato, imposero agli operai complesse astuzie e livelli operativi che li portarono a creare meccanismi di difesa adeguati a tale scopo.

Era normale che in una società  di estrema povertà  esistessero i delatori, dal momento che questi “suggeritori dei capi”, disperati per la sofferenza, solamente vedessero questa soluzione alla miseria in cui vivevano.

Perಠfu lo studio ed il riconoscimento di questa manifestazione anti-operaia che portಠa stabilire livelli di clandestinità  che trasformarono in ombre tra le ombre i primi passi della lotta operaia.

Nulla fu facile, di fronte alle richieste organizzate con carattere generale. Lo Stato, sotto la pressione del capitale, rispose infatti massacrando grandi masse operaie, includendo donne e bambini.

D. La stampa operaia

Lo stato di coscienza delle masse operaie andಠacquisendo un livello tecnico che le spinse ad imparare a armeggiare i mezzi di comunicazione. Perà², non bastava creare mezzi di informazione, era anche necessario che i lavoratori creassero programmi di alfabetizzazione, i quali erano composti da altri lavoratori che, dopo le lunghe giornate di lavoro, si riunivano con gli analfabeti perchà© imparassero a leggere e potessero comprendere meglio gli altri operai che, in altre parti della terra, si battevano per difendere gli stessi diritti.

La stampa operaia fu un valoroso strumento che cambiಠi metodi di lotta dei lavoratori. Essa riuscଠinfatti a mostrare in modo didattico lo sfruttamento ed al tempo stesso, dando possibilità  di organizzazione, permise al lavoratore di prendere iniziative che permettevano di riprodurre la propria realtà , creando cosଠun forte contingente di intellettuali operai, che si sarebbero poi trasformati nel pilastro ideologico del paese.

“La stampa ਠuna potente arma ed i socialisti hanno un grande amore per la stampa e spendono molta della loro attività  per il suo progresso. Dalle colonne della stampa il socialismo mostra graficamente le assurdità  e i difetti mostruosi che esistono ancora oggi protetti dalla società  borghese e adottati come costumi.” [ Op. Cit., Vol. I, pag 72 ]

Lo stato, preoccupato dalla coscienza che avrebbero acquisito i lavoratori, agଠcon immediata e ferma decisione: chiudevano le stampe operaie, perseguitavano i loro redattori, ed in molti casi, quando gli operai scoprivano che l`autorità  sarebbe venuta a requisire i loro valorosi strumenti di liberazione, disarmavano le piccole stampe ed ogni operaio portava un pezzo per nasconderlo in casa propria. Dopo che gli apparati inquisitori si ritiravano, loro tornavano ad istallare le macchine, in altri luoghi, per continuare nella necessità  di difendere i loro diritti e poter arrivare a tutti i lavoratori.

“Cercheremo di ottenere tutto ciಠa cui aspiriamo con la forza della ragione, perà², se le orecchie di chi governa rimarranno sorde, faremo sentire allora l`effetto che produce la ragione della forza, senza incertezze ed al prezzo che le circostanze richiedano” [ “Il Lavoro”,Tocopilla, 18 luglio 1903]

Per ottenere la nascita dei mezzi di stampa operaia, i lavoratori riuscirono a riunire grandi somme di denaro, mediante attività  a beneficio dello sviluppo del lavoro della comunicazione.

“La stampa nasce alla vita del giornalismo operaio con il proposito di analizzare ., l`emancipazione delle classi oppresse… Non c`ਠstato un solo giornale che abbia detto o abbia saputo interpretare i nostri propositi con la dovuta altezza di vedute…” [ “La Democrazia”, Santiago, 14 dicembre 1900 ]

Non ਠimportante cercare di analizzare le tendenze ideologiche che si forgiavano alla luce dell`emancipazione della classe lavoratrice, l`importante ਠche queste costituivano un risveglio e come tutti i risvegli, imponevano direzioni ideologiche in tutti i sensi, perಠquanto di più importante, ਠche tutte avevano la stessa preoccupazione.

“Vogliamo che tutti contribuiscano, nelle diverse aspirazioni di ognuno, per portare a termine i propositi che ci sono comuni. Il dovere della stampa operaia suppone di poter ribattere le idee dell`avversario o del nemico.” [ “La Democrazia”, Santiago, 7 aprile 1901 ]

E. Formazione di quadri politici.

Una delle preoccupazioni che si affermavano nel lavoro di difesa delle loro necessità , fu l`impegno nella difesa di questi diritti, ponendo fine agli atteggiamenti volontaristici, i quali, per loro genere, si trasformavano in espressioni imprescindibili che non permettevano di determinare programmi
di lavoro adeguati alle necessità . D`altra parte, tali espressioni di volontà  spontanea, erano una espressione carente di coscienza sociale per quanto negavano l`impegno reale dell`operaio nella lotta che si stava gestando. Insistevano cosଠnell`istruzione del lavoratore, che arrivava a
formare una propria coscienza che rivitalizzava le organizzazioni operaie.

Dovettero affrontare molte battaglie e questo fenomeno ਠstato affrettatamente studiato dai responsabili di questa area di studio, portandoli a stabilire interessanti teorie sulla vita degli operai, teorie che non smettono di sorprendere.

Nel riferirci al movimento operaio in Cile, senza ombra di dubbio, ci troviamo di fronte ad un grande evento storico, che costituisce una eredità  trascendentale nella vita politica e nello sviluppo sociale dei cileni, in particolare dal momento che questo movimento si sostenne con un carattere
autodidatta e riuscଠa cambiare per sempre la geografia politica del Cile.

Uno degli aspetti fondamentali della formazione del movimento operaio in Cile, ਠche era composto da operai e non da una elite operaista o da intellettuali che assumevano posizioni operaiste. Furono gli operai a dare identità  alla loro organizzazione e per loro crearono i mezzi adeguati che
avrebbero loro permesso di creare un meccanismo di denuncia e di difesa dei loro interessi.

Quando si parla di educazione e formazione dei lavoratori in Cile, non si puಠomettere la più importante figura dei lavoratori, un uomo da loro creato e che dedicಠi propri sogni nella difesa dell`operaio della sua epoca, Luis Emilio Recabarren.

Bisognava educarsi e per questo crearono le società  mutualistiche; bisognava creare istanze superiori di organizzazione e per queste si crearono le corporazioni ed il sindacalismo; bisognava difendersi e per questo crearono gli scioperi organizzati come arma di lotta; bisognava determinare trasformazioni sociali e per questo crearono il cooperativismo, cosa che fu una grande istanza rivoluzionaria che ebbe l`obiettivo di scalzare dall`interno del sistema le strutture economiche e politiche.

“E non fui saggio,
e nemmeno Messia,
nà© il padre del Cile,
nà© il padre della lotta,
ma, una giara operaia
che cercಠrisposta ad alta voce,
e pose il proprio nome ad ogni singulto.

E credo, per finire,
adesso che sono morto,
che un giorno un bimbo,
vestito da bimbo,
con sorriso di bimbo,
mi amerà ;
senza temore
che la luce sparisca
nel mezzo del suo canto.”
(*)

(*)[ Letelier-Ruz, Elias. “Symphony: Recabarren Saluda a la flecha” Dorion, Quebec: Ed. The Muses` Company – 1988 Edizione in Inglese/Castigliano, traduzione a cura di Ken Norris ].

Luis Emilio Recabarren, guida della coscienza nazionale del Cile, seppe istituire, insieme ai lavoratori, una eroica lotta di liberazione degli sfruttati cileni, che finଠper politicizzare la coscienza dei lavoratori, in un modello di lotta da riprodurre, salvando di fronte a queste nuove
sfide, la rigida identità  di gruppo e di nazione.

F. Il concetto tecnologico come modello

Se dobbiamo fermarci per poter comprendere ciಠche oggi ha a che vedere con le comunicazioni, senza dubbio dobbiamo rinculare, calmare le passioni e guardare la storia dell`umanità  per cercare esempi che possano servirci da modello che possiamo adattare alla nostra realtà .

Il XX secolo inizia con la stampa. Sebbene la stampa fosse presente dai tempi di Gutenberg, questa era di proprietà  della borghesia e fino ad allora solo obbediva alle necessità  di questa. Lo stesso secolo si conclude con la rivoluzione tecnologica di Internet, perಠallo stesso modo della
stampa, all`inizio questa ਠdi dominio esclusivo della borghesia e delle classi agiate, salvo rare eccezioni. Questo ਠun secolo che afferma un mezzo di comunicazione che isola, accentuando le differenze di classe, e che gioca un ruolo equivalente a quello del telefono negli anni cinquanta.

Il fenomeno, concepito sotto il nome di Internet, ਠstato creato con il fine di permettere la creazione di un mercato globalizzato ed il controllo sui poveri meno poveri. Tutta questa attività , si sviluppa mediante una dipendenza economica, attualmente non con dei salari miserabili, ma attraverso il credito.

Il lavoratore attualmente si trasforma in schiavo delle compagnie di credito ed ਠobbligato a lavorare per pagare i grandi interessi che queste compagnie gli impongono.

Curiosamente, dalla fine del XIX secolo, questo modello, senza Internet, si era creato nelle raffinerie di salnitro, dove il lavoratore veniva pagato con buoni merce che lo stesso doveva barattare nei magazzini che erano di proprietà  delle stesse compagnie. Questi buoni, “Economia ਠRicchezza”, non bastavano a coprire le necessità  dell`operaio, che anche doveva pagare
altri prodotti che riceveva a credito durante il mese di lavoro, per poter sussistere. In conclusione, gli operai appartenevano alle compagnie e non potevano abbandonare il loro posto di lavoro fino a che non finivano di pagare i loro debiti.

Oggi, allo stesso modo che nei vecchi tempi delle saline, il lavoratore povero e il meno povero hanno perso la libertà  e si sono trasformati in proprietà  delle banche, le quali a loro volta sono di proprietà  delle multinazionali.

Internet offre le stesse garanzie ai lavoratori del mondo, perಠsolamente a coloro che possono comprare un computer che permetta loro di entrare nel mercato. Si determina cosଠche comprare un computer implichi il possesso di una situazione certa di solvenza economica, trasformando chi compra in un potenziale cliente che finirà  schiavo delle multinazionali.

Le risorse economiche di un lavoratore non permettono l`acquisto di un computer, come anche la possibilità  di coprire i costi che le comunicazioni comportano perà², per maggior disgrazia, il lavoratore nemmeno ha accesso alle conoscenze che gli permettano di sviluppare una coscienza sull`impiego e sul maneggio di queste apparecchiature per le comunicazioni e per il lavoro. L`accesso ad internet nei paesi poveri ਠinfatti ancora un lusso molto oneroso.

La stampa del 1900, si componeva di macchinari che imponevano l`apprendimento di metallurgia, di nozioni sull`elettricità , la chimica ecc..; bisognava conoscere le caratteristiche ed i principi dell`inchiostro, dei telai e la qualità  della carta; bisognava realizzare le istallazioni elettriche che alimentassero le stampe e regolassero il voltaggio adeguato per il loro funzionamento, come anche, far funzionare la linotipia, la quale creava linee complete di tipografia per rendere più agevole la fabbricazione degli articoli. Qui, nel crogiuolo si fondavano i metalli, si allineavano e lentamente si andavano sillabando le aspirazioni degli spossessati. La linotipia ਠstata per la stampa, quello che oggi ਠil “provider” di rete per il computer domestico.

Oggi ci troviamo ad affrontare una tecnologia che ci obbliga a studiare i diversi linguaggi che si sono sviluppati per questi fini. Dalla rudimentale creazione di documenti in formato HTML ai linguaggi e sub-linguaggi Perl, C, C++, AppleScript, Python, Tcl, Unix Shell, Visual Basic, java, ecc… senza prendere in considerazione i molteplici programmi che permettono di mettere in atto le funzioni basiche dei computers.

A differenza della stampa, dove si associa una immagine ad un oggetto, la nuova tecnologia possiede un livello di astrazione multidimensionale che rende difficile l`apprendimento. Non ਠpossibile spiegare ad un essere umano il funzionamento di internet e meno, che cosa sia un computer, senza che la persona si trovi di fronte al corpo di studio e possa sperimentare i livelli del suo funzionamento.

Quello che succede con il divenire del movimento operaio in Cile, lo lascio agli storici, dal momento che la mia preoccupazione attuale ਠcitare questo modello di prodezza che, sono sicuro, ਠun esempio da imitarsi per tutti gli esseri umani liberi di pensare e per gli onesti della terra.

Nel fare un resoconto di ciಠche si deve al movimento operaio in Cile, o ai sostenitori dei diversi partiti di tendenza marxista, senza ombra di dubbio le nostre conclusioni devono essere destinate ad applaudire tutto ciಠche hanno guadagnato i lavoratori per il loro benessere.

Intervento di Elà­as Letelier-Ruz, in occasione del Campo Antimperialista “No alla Globalizzazione! Da Seattle a S. Vicente, Avanza la Ribellione Contro l`Impero dell`Ingiustizia!” (Assisi, 30 Luglio – 6 Agosto). L´intervento farà  parte degli atti che saranno presto pubblicati.

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