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Lettera del Presidente dell’Iran al Presidente degli Stati Uniti*

12. May 2006

*(Traduzione a cura di Kelebek)Signor George Bush,

Presidente degli Stati Uniti d’America,

E’ da tempo che mi chiedo, come si possono giustificare le
innegabili contraddizioni che esistono sulla scena internazionale
– le quali sono costantemente dibattute, specialmente nei forum
politici e tra gli studenti universitari. Molte domande rimangono senza
risposta. Queste mi hanno spinto a discutere alcune di queste
contraddizioni e domande, nella speranza che ci possa essere la
possibilità  di rimediare.

Si puಠessere seguaci di Gesù Cristo (la pace su di lui), il grande messaggero di Dio,

sentirsi obbligati a rispettare i diritti umani,

presentare il liberalismo come un modello di civiltà ,

annunciare la propria opposizione alla proliferazione delle armi nucleari e delle armi di distruzione di massa,

fare della “Guerra contro il Terrore” il proprio slogan,

e infine, lavorare nella direzione di costruire una comunità 
internazionale unita – una comunità  in cui Cristo e i
virtuosi della Terra possano un giorno governare,

ma allo stesso tempo,

i paesi vengono aggrediti, la vita, l’intimità  e l’esistenza
degli individui perde ogni valore e per esempio, solamente per la
presenza di qualche criminale in un villaggio, una città  o in
mezzo ad un gruppo, tutto quel villaggio, quella città  e quel
gruppo viene bruciato.”

O a causa della possibile esistenza di armi di distruzione di massa in
un certo Stato, questo viene occupato, circa 100.000 persone uccise, le
sue risorse idriche, la sua agricoltura e la sua industria distrutte,
180.000 soldati stranieri spiegati a terra, la sacralità  delle
case private dei cittadini profanata e il Paese catapultato indietro di
50 anni. A che prezzo? Centinaia di miliardi di dollari spesi dalle
casse di un paese e di alcuni altri paesi e decine di migliaia di
giovani uomini e donne – le truppe di occupazione – messi
in pericolo, strappati dalle loro famiglie e dai loro cari, le loro
mani sporche del sangue altrui, soggetti a cosଠtante pressioni
psicologiche che ogni giorno qualcuno si suicida e quelli che tornano a
casa soffrono di depressione, si ammalano e devono far fronte a ogni
tipo di malattia, mentre altri sono uccisi e i loro corpi vengono
recapitati alle famiglie.

Con la scusa dell’esistenza delle armi di distruzione di massa,
questa grande tragedia ha travolto i popoli sia dei paesi occupati che
degli occupanti. Poi fu rivelato che non c’erano le armi di
distruzione di massa per cui tutto era iniziato.

Naturalmente Saddam era un dittatore assassino. Ma la guerra non venne
mossa per rovesciare lui, l’obiettivo annunciato della guerra era
trovare e distruggere le armi di distruzione di massa. Lui à¨
caduto incidentalmente, ciಠnondimeno la gente della regione
ਠcontenta di questo. Puntualizzo che durante gli anni della
guerra all’Iran, Saddam fu appoggiato dall’Occidente.

Sig. Presidente,

Voi saprete che io sono un insegnante. I miei studenti mi chiedono come
queste azioni possano conciliarsi con i valori delineati
all’inizio di questa lettera e con il rispetto della tradizione
di Gesù Cristo (la pace su di lui), il Messaggero di pace e di
perdono.

Ci sono prigionieri a Guantanamo che non hanno avuto un processo, che
non hanno assistenza legale, le loro famiglie non li possono vedere e
sono tenuti in una terra straniera lontana dalla loro patria. Non
c’ਠcontrollo internazionale sulle loro condizioni e sul
loro destino. Nessuno sa se si tratta di prigionieri, prigionieri di
guerra, imputati o criminali.

Investigatori europei hanno confermato l’esistenza di prigioni
segrete anche in Europa. Io non conosco alcun sistema giuridico che
permetta il sequestro di persona o la prigionia in carceri segrete. E
non capisco nemmeno come queste azioni possano corrispondere ai valori
delineati all’inizio di questa lettera, per esempio gli
insegnamenti di Gesù Cristo (la pace su di lui), i diritti umani
e i valori liberali.

I giovani, gli studenti universitari, le persone comuni hanno alcune
domande circa il fenomeno Israele. Sono sicuro che voi ne siate a
conoscenza di qualcuna.

Storicamente molti paesi sono stati occupati, ma penso che lo
stabilirsi di un nuovo paese con un nuovo popolo, sia un fenomeno
esclusivo dei nostri tempi.

I miei studenti dicono che 60 anni fa questo stato non esisteva. Fanno
vedere vecchi documenti e mappamondi e per quanto ci si sforzi, noi non
siamo stati in grado di trovare un paese chiamato Israele.

Ho detto loro di studiare la storia della seconda guerra mondiale. Uno
dei miei studenti ha detto che durante la seconda guerra mondiale, in
cui morirono decine di milioni di persone, le notizie riguardanti la
guerra, erano rapidamente diffuse dalle parti in guerra. Ognuno si
vantava delle proprie vittorie e delle più recenti sconfitte
della parte avversa.

Dopo la guerra, sostennero che 6 milioni di ebrei erano stati uccisi. 6
milioni di persone che sicuramente appartenevano almeno a 2 milioni di
famiglie.

Supponiamo che questi eventi siano veri. Questo deve logicamente
tradursi nella fondazione dello stato di Israele nel Medio Oriente o
nel sostegno a questo stato? Come puಠquesto fenomeno essere
razionalizzato o spiegato?

Sig. Presidente,

Sono sicuro voi conosciate come – e con quali costi – Israele ਠstato fondato.

– diverse migliaia di persone sono state uccise nel processo di fondazione.

– milioni di abitanti originari sono diventati rifugiati.

– Centinaia di migliaia di ettari di fattorie, di oliveti, di paesi e villaggi sono stati distrutti.

Questa tragedia non ਠesclusiva del tempo della fondazione, purtroppo sta andando avanti da 60 anni.

E’ stato fondato un regime che non prova pietà  nemmeno per
i bambini, distrugge case con dentro gli inquilini, annuncia in
anticipo la lista e i piani per assassinare personaggi palestinesi e
tiene migliaia di palestinesi in prigione. Questo fenomeno à¨
unico – o quantomeno estremamente raro – nella recente
memoria.

Un’altra grande domanda che viene dalla gente ਠperchà© questo regime viene sostenuto?

Il supporto a questo regime ਠin linea con gli insegnamenti di
Gesù Cristo (la pace su di lui) o Mosਠ(la pace su di
lui) o dei valori liberali?

O siamo noi che dobbiamo capire che consentire agli abitanti originari
di queste terre – dentro e fuori la Palestina – che siano
cristiani, musulmani o ebrei, di determinare il proprio destino,
sarebbe contrario ai principi della democrazia, dei diritti umani e
degli insegnamenti dei Profeti? E se non ਠcosà¬,
perchà© c’ਠcosଠtanta opposizione
all’idea di un referendum?

Il governo palestinese recentemente eletto ha ricevuto da poco
l’incarico. Tutti gli osservatori indipendenti hanno confermato
che questo governo rappresenta gli elettori. Incredibilmente, hanno
messo sotto pressione il governo eletto e gli hanno imposto di
riconoscere Israele, abbandonare la lotta e seguire i programmi del
precedente governo.

Se l’attuale governo palestinese avesse presentato questo
programma, il popolo palestinese l’avrebbe votato? Ancora, si
puಠconciliare tale posizione presa in opposizione al governo
palestinese con i valori precedentemente abbozzati? La gente si chiede
anche “perchà© su tutte le risoluzioni di condanna di
Israele del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ਠstato
posto il veto”?

Signor Presidente,

Come Lei sa bene, io vivo tra la gente e sono in costante contatto con
essa, inoltre molte persone da tutto il Medio Oriente riescono a
contattarmi. Nemmeno loro hanno fiducia in queste equivoche politiche.
E’ chiaro che i popoli della regione si stanno irritando sempre
più per queste politiche.

Non ਠmia intenzione porre troppe domande, ma ho bisogno di riferirmi anche ad altre questioni.

Perchà© ogni progresso tecnologico o scientifico raggiunto in
Medio Oriente ਠtradotto e dipinto come una minaccia allo stato
sionista? La ricerca e lo sviluppo scientifico non ਠuno dei
basilari diritti delle nazioni?

Lei conosce bene la storia. Medioevo a parte, in quale altro momento
storico il progresso tecnico-scientifico ਠstato considerato un
crimine? Puಠla possibilità  che i progressi scientifici
vengano utilizzati per scopi militari essere una ragione sufficiente
per opporsi completamente alla scienza e alla tecnologia? Se questo
fosse vero, allora tutte le discipline scientifiche, comprese fisica,
chimica, matematica, medicina, ingegneria ecc. dovrebbero essere
vietate.

Sono state dette delle menzogne a proposito dell’Iraq. Qual
ਠstato il risultato? Non ho alcun dubbio che mentire sia
biasimevole in ogni cultura, e nemmeno a voi piace essere ingannato.

Signor Presidente,

Non hanno i latinoamericani il diritto di chiedere perchà© i
governi da loro eletti sono contrastati mentre vengono sostenuti leader
golpisti? Non hanno il diritto di chiedere perchà© mai debbano
essere minacciati e vivere nella paura?

I popoli dell’Africa sono laboriosi, creativi e di talento.
Possono giocare un importante e prezioso ruolo nel provvedere ai
bisogni dell’umanità  e contribuire al suo progresso
materiale e spirituale. La povertà  e gli stenti in gran parte
dell’Africa stanno impedendo che questo accada. Non hanno gli
africani il diritto di chiedere perchà© le loro enormi ricchezze
– inclusi i minerali – sono saccheggiate, nonostante il
fatto che loro ne necessitino più di altri?

Ancora, queste azioni corrispondono agli insegnamenti di Cristo e alla dottrina dei diritti umani?

Anche il coraggioso e leale popolo dell’Iran ha molte domande e
motivi di lagnanza, inclusi il colpo di stato del 1953 e la successiva
caduta del legittimo governo di quel periodo, l’opposizione alla
Rivoluzione islamica, la trasformazione di un’ambasciata in
un quartier generale di supporto alle attività  degli oppositori
della Repubblica islamica (esistono diverse migliaia di pagine di
documenti a conferma di cià²), il sostegno a Saddam nella guerra
mossa contro l’Iran, l’abbattimento di un aereo civile
iraniano, il congelamento dei beni della nazione iraniana,
l’escalation di minacce, stizza e malcontento di fronte ai
progressi scientifici e nucleari della nazione iraniana (proprio mentre
tutti gli iraniani esultano e collaborano al progresso del loro paese),
e molte altre ingiustizie che non riporterಠin questa lettera.

Signor Presidente,

L’11 settembre ਠstato un avvenimento spaventoso.
L’uccisione di innocenti ਠdeplorabile e terribile in ogni
parte del mondo. Il nostro governo ha immediatamente reso noto la sua
avversione per gli autori di tale gesto, ha offerto le sue condoglianze
ai famigliari dei defunti e ha espresso la sua partecipazione al loro
dolore.

Tutti i governi hanno il dovere di proteggere le vite, i beni e il
benessere dei propri cittadini. E’ noto che il vostro governo
impiega vasti sistemi di sicurezza, protezione e intelligence –
addirittura rapisce i suoi oppositori all’estero. L’11
settembre non ਠstata un’operazione semplice. Possibile
che sia stata preparata ed eseguita senza alcun coordinamento con
l’intelligence ed i servizi segreti – o le loro ampie
infiltrazioni? Naturalmente, questa ਠsolo un’ipotesi
ragionata. Perchà© i vari aspetti degli attacchi sono stati
tenuti segreti? Perchà© non ci ਠstato detto chi à¨
venuto meno alle proprie responsabilità ? E perchà© questi
responsabili ed i gruppi colpevoli non sono stati identificati e
processati?

Tutti i governi hanno il dovere di provvedere alla sicurezza e alla
pace dello spirito dei loro cittadini. Da qualche anno ormai, la gente
del vostro paese e i popoli vicini ai “punti caldi” del
mondo non conoscono la pace dello spirito. Dopo l’11 settembre,
invece che guarire ed avere cura delle ferite emotive dei sopravvissuti
e del popolo americano – immensamente traumatizzato dagli
attacchi – alcuni media occidentali hanno solo intensificato il
clima di paura e insicurezza – alcuni hanno parlato costantemente
della possibilità  di nuovi attacchi terroristici e tenuto la
gente nel terrore. Questo ਠforse un servizio al popolo
americano? E’ possibile calcolare i danni causati dalla paura e
dal panico?

I cittadini americani hanno vissuto nel costante timore di nuovi
attacchi che sarebbero potuti avvenire in ogni momento e in ogni luogo.
Si sono sentiti insicuri nelle strade, nei posti di lavoro e a casa.
Chi sarebbe felice di questa situazione? Perchà© i media, invece
di trasmettere una sensazione di sicurezza e di procurare la pace dello
spirito, hanno dato spazio ad una sensazione di insicurezza?

Alcuni credono che l’esagerazione mediatica abbia aperto la
strada – e fornito la giustificazione – per l’attacco
all’Afghanistan. Ho di nuovo bisogno di riferirmi al ruolo dei
media.

Nel codice deontologico dei media, la corretta divulgazione delle
informazioni e l’onesta presentazione di una evento sono i
presupposti costitutivi. Esprimo il mio profondo rammarico per il
disprezzo mostrato da certi media occidentali per questi principi. Il
principale pretesto per l’attacco all’Iraq ਠstato
quello dell’esistenza di armi di distruzioni di massa. Questo
ਠstato incessantemente ripetuto – perchà© il
pubblico, alla fine, ci credesse – ed ha preparato il terreno per
l’attacco all’Iraq.

La verità  non verrà  persa, in questo clima di invenzioni e menzognero?

Ancora, se ci si permette di perdere la verità , come ci si
puಠriconciliare con i valori precedentemente menzionati?

Anche la verità  conosciuta all’Onnipotente ਠperduta?

Signor Presidente,

Nei paesi di tutto il mondo, i cittadini pagano le spese dei propri
governi, in modo che i governi possano a loro volta servirli.

La domanda, allora, à¨, “che cosa hanno prodotto per i
cittadini le centinaia di miliardi di dollari spese ogni anno per
pagare la campagna irachena?”

Come sa Vostra Eccellenza, in alcuni stati del vostro paese, la gente
vive in povertà . Molte migliaia sono senza casa, e la
disoccupazione ਠun immenso problema. Chiaramente simili
problemi esistono, in maggiore o minore misura, anche in altri paesi.
Tenendo presente queste condizioni, si puಠgiustificare la
gigantesca spesa per la campagna, pagata dal tesoro pubblico, e in
maniera coerente con i principi citati sopra?

Abbiamo esposto qui alcune delle cose di cui si lamentano le persone in
tutto il mondo, nella nostra regione e nel vostro paese. Ma quello che
mi preme dire soprattutto ਠun’altra cosa, e spero che
sarete almeno in parte d’accordo con me:

Chi si trova al potere ha un mandato con una scadenza, e non governa
per sempre. Perಠi loro nomi saranno registrati nella storia, e
verranno giudicati costantemente, nel futuro prossimo e lontano.

La gente sottoporrà  le nostre presidenze al proprio giudizio.

Siamo riusciti a portare la pace, la sicurezza e la prosperità  per il popolo, oppure insicurezza e disoccupazione?

Abbiamo avuto come scopo quello di stabilire la giustizia, oppure
abbiamo semplicemente sostenuto gruppi particolari d’interesse, e
mentre costringevamo molti a vivere nella povertà  e nella
miseria, abbiamo arricchito e rese potenti poche persone, rinunciando
all’approvazione del popolo e dell’Altissimo per ottenere
la loro?

Abbiamo difeso i diritti di chi non ha privilegi, oppure li abbiamo trascurati?

Abbiamo difeso i diritti di tutti i popoli del mondo, oppure abbiamo
imposto loro guerre, abbiamo interferito illegalmente nei loro affari,
abbiamo costruito carceri infernali in cui abbiamo rinchiuso le persone?

Abbiamo portato la pace e la sicurezza al mondo, oppure abbiamo sollevato lo spettro dell’intimidazione e delle minacce?

Abbiamo detto la verità  alla nostra nazione e ad altre in tutto
il mondo, o ne abbiamo presentato una versione rovesciata?

Siamo stati dalla parte del popolo o da quella degli occupanti e degli oppressori?

La nostra amministrazione ha cercato di promuovere un comportamento
razionale, logico, etico, la pace, ha mantenuto gli impegni, ha
promosso la giustizia, il servizio al popolo, la prosperità , il
progresso e il rispetto per la dignità  umana, oppure la forza
delle armi?

L’intimidazione, l’insicurezza, il disprezzo per il popolo,
il rinvio alle calende greche del progresso e dell’eccellenza
delle altre nazioni, la violazione dei diritti delle persone?

Infine, ci giudicheranno in base alla domanda, siamo stati fedeli o no
al nostro giuramento di ufficio – di servire il popolo, che
ਠil nostro compito principale, e le tradizioni dei profeti?

Signor Presidente,

Per quanto tempo il mondo potrà  ancora tollerare questa situazione?

Questa deriva dove porterà  il mondo?

Per quanto tempo ancora i popoli del mondo dovranno pagare le errate decisioni di alcuni governanti?

Per quanto tempo ancora lo spettro dell’insicurezza – che
si alza dalle pile di armi di distruzione di massa –
visiterà  ancora i popoli del mondo?

Per quanto tempo ancora il sangue di uomini, donne e bambini innocenti
sarà  versato sulle strade, e le case delle persone saranno
distrutte sulle loro teste?

Siete soddisfatto dell’attuale condizione del mondo?

Credete che sia possibile continuare con le attuali politiche?

Se i miliardi di dollari spesi per la sicurezza e le campagne militari
e per muovere i soldati venissero invece spesi per investimenti e
assistenza ai paesi poveri, la promozione della salute, la lotta contro
diverse malattie, l’istruzione e il miglioramento della salute
mentale e fisica, il soccorso alle vittime di disastri naturali, la
creazione di opportunità  di lavoro e di produzione, lo sviluppo
di progetti e la riduzione della povertà , l’instaurazione
della pace, la mediazione nelle dispute tra stati, e per spegnere le
fiamme dei conflitti razziali, etnici e altro, dove si troverebbe il
mondo oggi? Il vostro governo e il vostro popolo non sarebbero
giustamente orgogliosi? La posizione politica ed economica della vostra
amministrazione non sarebbe più forte? E, mi dispiace molto
dirlo, ci sarebbe questo crescente odio globale verso i governi
americani?

Signor Presidente, non ਠmia intenzione mettere in imbarazzo nessuno.

Se i profeti Abramo, Isacco, Giacobbe, Ismaele, Giuseppe o Gesù
Cristo (la pace su di lui) fossero con noi oggi, come avrebbero
giudicato un simile comportamento? Ci verrà  dato un ruolo nel
mondo che ci ਠstato promesso, quando la giustizia
diventerà  universale e Gesù Cristo (la pace su di lui)
sarà  presente?

Ci accoglieranno?

La mia domanda fondamentale ਠquesta. Non esiste forse un modo
migliore per interagire con il resto del mondo? Oggi ci sono centinaia
di milioni di cristiani, centinaia di milioni di musulmani e milioni di
altre persone che seguono gli insegnamenti di Mosਠ(la pace su
di lui). Tutte le religioni divine condividono e rispettano una parola,
che ਠ“monoteismo” o fede in un unico Dio e in
nessun altro al mondo.

Il Santo Corano mette in rilievo questa parola comune e fa appello ai
seguaci delle religioni divine, dicendo: [3.64] Di’: “O gente della
Scrittura, addivenite ad una dichiarazione comune tra noi e voi: [e
cioਠ] che non adoreremo altri che Allah, senza nulla
associarGli, e che non prenderemo alcuni di noi come signori
all’infuori di Allah”. Se poi volgono le spalle allora dite:
“Testimoniate che noi siamo musulmani” (la Famiglia di Imran).

Signor Presidente,

Secondo i divini versetti, siamo stati chiamati ad adorare un unico Dio e a seguire gli insegnamenti dei divini profeti.

“Per adorare un Dio che ਠal di sopra di tutti i poteri
del mondo e che puಠfare tutto ciಠche vuole”.
“Il Signore che conosce ciಠche ਠnascosto e
ciಠche ਠvisibile, il passato e il futuro, e sa
ciಠche avviene nei cuori dei Suoi servitori e registra le loro
azioni”.

“Il Signore dei cieli e della terra, di cui tutto
l’universo ਠil cortile” “i piani
dell’universo vengono stesi dalle sue mani, e Lui dà  ai
propri servitori la lieta novella della misericordia e del perdono dei
peccati”. “Lui ਠil compagno degli oppressi e nemico
degli oppressori”. “Lui ਠil Compassionevole, il
Misericordioso”. “Lui ਠil ricorso dei fedeli, e li
guida dalle tenebre verso la luce”. “Lui ਠil
testimone delle azioni dei Suoi servitori”, “Lui chiama i
servitori affinchà© siano fedeli e compiano buone azioni, e
chiede loro di restare sul sentiero della rettitudine e di restare
fermi”. “Chiama i propri servitori a prestare ascolto ai
Suoi profeti, e Lui ਠtestimone dei loro atti.” “Una
fine dolorosa attende solo coloro che hanno scelto la vita di questo
basso mondo e Gli disobbediscono e opprimono i Suoi servitori”. E
“un paradiso buono ed eterno spetta a quei servitori che temono
la Sua maestà  e non seguono il proprio sà© avido di
desideri.”

Noi crediamo che un ritorno agli insegnamenti dei profeti divini sia
l’unica via che conduca alla salvezza. Mi ਠstato detto
che Sua Eccellenza segue gli insegnamenti di Gesù (la pace su di
Lui) e crede alla promessa divina del regno dei giusti in Terra.

Anche noi crediamo che Gesù (la pace su di lui) sia stato uno
dei massimi profeti dell’Onnipotente. E’ stato lodato
più volte nel Corano. Gesù (la pace su di lui) à¨
stato menzionato anche nel Corano [19,36]. “E certamente Allah
ਠil mio Signore e il vostro Signore, perciಠlo servirai
sul giusto sentiero, Maryam”.

Il servizio e l’obbedienza all’Altissimo ਠil credo di tutti i messaggeri divini.

Il Dio di tutti i popoli d’Europa, dell’Asia,
dell’Africa, dell’America, del Pacifico e del resto del
mondo ਠuno solo. àˆ lui il Supremo che vuole guidare e
dare dignità  a tutti coloro che Lo servono. Lui ha dato alla
grandezza agli esseri umani.

Ancora, leggiamo nel Libro Sacro: “Dio l’Altissimo ha
inviato i Suoi profeti con miracoli e chiari segni per guidare la gente
e indicare loro i segni divini e la purificazione dai peccati e
dall’impurità . E ha inviato il Libro e la Bilancia,
affinchà© la gente mostri giustizia e rifugga dai ribelli.”

Tutti i versetti di cui sopra si possono ritrovare, in un modo o
nell’altro, anche nel Vangelo. I profeti divini hanno promesso:

Il giorno verrà  in cui tutti gli esseri umani si raduneranno
davanti al tribunale dell’Altissimo, perchà© vengano
esaminate le loro opere. I buoni saranno indirizzati verso il paradiso
e i malvagi incontreranno la retribuzione divina. Io sono sicuro che
entrambi crediamo in un tale giorno, ma non sarà  facile
calcolare le azioni dei governanti, perchà© noi dobbiamo essere
responsabili verso le nostre nazioni e verso tutti gli altri le cui
vite hanno subito, direttamente o indirettamente, gli effetti delle
nostre azioni.

Tutti i profeti parlano della pace e della tranquillità  per
l’uomo – basata sul monoteismo, la giustizia e il rispetto
per la dignità  umana.

Non pensate forse che se tutti riuscissimo a credere e a seguire questi
principi – il monoteismo, l’adorazione di Dio, la
giustizia, il rispetto per la dignità  dell’uomo, la fede
nell’Ultimo Giorno – potremmo risolvere i problemi attuali
del mondo, che sono l’esito della disobbedienza
all’Altissimo e agli insegnamenti dei profeti, e a migliorare
ciಠche facciamo?

Non pensate che la fede in questi principi promuova e garantisca la pace, l’amicizia e la giustizia?

Non pensate che questi principi, scritti o non, vadano rispettati universalmente?

Non accetterete questo invito? Cioਠun ritorno autentico agli
insegnamenti dei profeti, al monoteismo e alla giustizia, per
preservare la dignità  umana e l’obbedienza
all’Altissimo e ai Suoi profeti?

Signor Presidente,

La storia ci insegna che i regimi oppressivi e crudeli non
sopravvivono. Dio ha affidato loro le sorti dell’uomo.
L’Altissimo non ha lasciato a sà© l’universo e
l’umanità . Molte cose avvengono contrariamente alle
intenzioni e ai piani dei governi. Questo ci dice che c’à¨
una potenza più alta all’opera, e che tutti gli eventi
sono determinati da Lui.

àˆ possibile negare i segni di cambiamento nel mondo oggi?

La situazione del mondo oggi ਠforse comparabile a quella di
dieci anni fa? I cambiamenti avvengono velocemente, e in rapida
successione.

I popoli del mondo non sono contenti dello stato delle cose, e prestano
poca attenzione alle promesse e ai commenti fatti da molti influenti
dirigenti mondiali. Molte persone nel mondo si sentono insicure, e si
oppongono alla diffusione dell’insicurezza e della guerra, e non
approvano e non accettano politiche discutibili.

I popoli protestano contro il crescente divario tra coloro che hanno e coloro che non hanno, tra i paesi ricchi e poveri.

I popoli sono disgustati dalla crescente corruzione.

I popoli di molti paesi sono adirati per gli attacchi alle proprie
fondamenta culturali e per la disintegrazione delle famiglie. Sono
anche preoccupati per la scomparsa della cura per il prossimo e della
compassione. I popoli del mondo non hanno alcuna fede nelle
organizzazioni internazionali, perchà© i loro diritti non vengono
sostenuti da tali organizzazioni.

Il liberalismo e la democrazia di tipo occidentale non sono stati in
grado di realizzare gli ideali dell’umanità . Oggi, questi
due concetti sono falliti. Coloro che possiedono intuito possono
già  sentire i rumori del crollo e della caduta
dell’ideologia e dei pensieri dei sistemi liberaldemocratici.

Sempre di più, vediamo che i popoli di tutto il mondo si stanno
rivolgendo verso un punto focale – Dio l’Altissimo.
Sicuramente attraverso la fede in Dio negli insegnamenti dei profeti, i
popoli supereranno i loro problemi. La domanda che io vi rivolgo
ਠquesta: “Non volete unirvi a loro?”

Signor Presidente,

Che lo vogliamo o no, il mondo si sta rivolgendo verso la fede
nell’Altissimo e la giustizia e la volontà  di Dio
prevarranno su ogni cosa.

Vasalam Ala Man Ataba’al hoda

Mahmud Ahmadi-Najad

Presidente della Repubblica Islamic dell’Iran

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