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“Perchè combattiamo”

22. May 2006

Intervista ad un esponente della Resistenza irachena
Di Brian
Conley e Muhammad Zaher
Pubblicata su Asia Times del 19 Maggio, 2006

BAGHDAD – Chiamateli terroristi, chiamateli
combattenri della
resistenza; comunque li definiate, hanno i loro motivi per combattere
gli statunitensi in Iraq. Abu Ayoub, un trentacinquenne che vive a
Baghdad, ਠun membro dell’Esercito Islamico. Ha parlato nelle vicinanze
di Adhamiya delle ragioni per cui si ਠunito alla lotta.

“Quando le forze di occupazione hanno fatto ingresso a Baghdad, hanno
ucciso mio fratello di fronte a me. Era ferito e sanguinante, ma le
forze di occupazione non mi hanno permesso di salvarlo. Quando ho
provato a soccorrerlo hanno iniziato a spararmi, e dopo pochi minuti
mio fratello ਠmorto. Dopo questo ho giurato di combatterli fino alla
morte”.

Molti gruppi della resistenza sono stati identificati sin dall’inizio
della guerra nel Marzo 2003. Abbiamo dal famoso Ansar Al Sunna,
inizialmente localizzato nel nord dell’Iraq dopo che i suoi membri
abbandonarono l’Afghanistan, a gruppi più piccoli come la Brigata
Vendetta, coinvolta nel rapimento di Jill Carroll, corrispondente del
“Christian Science Monitor”.

“Credo che l’80% dei gruppi provenga dalla Resistenza Islamica, poichà©
l’Islam prescrive ai Musulmani di combattere contro i nemici e contro
chiunque venga ad occupare la nostra terra”, ha detto Ayoub.

Dopo l’uccisione di suo fratello, degli amici si fecero avanti ad
aiutarlo nella sua lotta di resistenza, ha detto. “All’inizio
combattevo in un piccolo gruppo, perchà© non credevamo che molte persone
si unissero a noi. Ma ora, dopo tre anni di combattimento, siamo
diventati parte dell’Esercito Islamico. Ora ogni cosa viene pianificata
– prepariamo validi piani prima di ogni attacco”.

Ci sono alcuni gruppi, sia sunniti che sciiti, che credono che sia
passato il tempo della resistenza violenta, ha detto Ayoub. Gruppi
sunniti come il Fronte Iracheno dell’Accordo, il Partito Iracheno
Islamico e l’Associazione degli Studiosi Musulmani sembrano premere per
un processo politico, ed hanno partecipato alle elezioni del Dicembre
scorso.

Ma l’Esercito Islamico non negozierà  mai con gli Stati Uniti od il
governo Iracheno, ha detto Abu Ayoub. Crede che i negoziatori con la
coalizione e con il governo Iracheno siano solo combattenti della
resistenza ba’athista. “La resistenza ba’athista combatte per Saddam,
non per l’Islam o per l’Iraq. Noi siamo contro questo. Loro non sono
rappresentativi della resistenza Irachena”.

Abu Ayoub crede che l’occupazione non potrà  essere conclusa nà© con un
processo politico nà© con altri mezzi pacifici. Solo il ritorno al
combattimento degli Iracheni puಠliberare l’Iraq, ha detto. “Le forze
di occupazione scopriranno che dopo questi negoziati non sarà  cambiato
nulla. La resistenza continuerà  a crescere fino alla fine dell’
occupazione. Sono venuti con la forza, e non se ne andranno via se non
con la forza.

Ayoub ha detto che non gli ਠconcesso dire come si ਠunito all’
Esercito Islamico. Ma ha voluto dire qualcosa sulla sua organizzazione.
“L’Esercito Islamico ਠmolto esteso, e combattiamo in tutto l’Iraq.
Abbiamo cellule ovunque in Iraq, ma io non ho collegamenti con altre
cellule. Solo i nostri comandanti hanno legami con ognuna; questo per
la nostra sicurezza”.

Abu Ayoub ha detto che dopo essersi unito all’Esercito Islamico à¨
stato molto più semplice ricevere sostegno come pistole. Ha detto che
ci sono “persone speciali” il cui compito ਠrifornire di armi. Il suo
compito ਠusarle per combattere i nemici, ha detto.

Alla domanda del perchà© stesse combattendo le forze statunitensi, ha
detto: “Dovreste fare questa domanda a loro, non a me. Sono loro che
sono venuti qui dall’altra parte del mondo ed hanno attraversato l’
oceano per occupare il mio paese. Bush e Blair hanno mentito a tutto il
mondo quando parlavano di armi di distruzione di massa. Tutto il mondo
sapeva bene che i loro governi stavano mentendo, ma nessun paese ha
detto “no”. La maggior parte del mondo li ha aiutati ad occupare il mio
paese”.

Ayoub ha respinto le pretese del presidente statunitense George W.
Bush – pappagallescamente ripetute dal Primo Ministro Britannico Tony
Blair, che il loro scopo in Iraq fosse quello di stabilire la
democrazia e liberare il popolo Iracheno.

“Non hanno alcuna credibilità . Sono venuti in Iraq per molte ragioni:
distruggere l’Islam, rubare il petrolio, salvare il fronte orientale di
Israele, avere il controllo del Medio Oriente e stabilire basi vicino
all’Iran e alla Russia. Voglio chiedere loro: “dov’ਠla democrazia?”
Tre anni di occupazione e le condizioni dell’Iraq sono passate di male
in peggio”.

Ayoub non ਠarrabbiato solo con le forze della coalizione. Crede che
sia sbagliato per gli Iracheni unirsi al nuovo esercito o alla polizia.
“Non sono un vero esercito come lo era l’esercito iracheno prima dell’
occupazione. Le forze di occupazione hanno costruito questo nuovo
esercito per proteggersi dalla resistenza. Io credo che ogni Iracheno
onesto non dovrebbe unirsi a questo falso esercito”.

L’esercito sta agendo contro il popolo, ha detto. “Basti vedere cos’
hanno fatto a Fallujah. Erano come un braccio dell’occupazione. Hanno
ucciso molte persone innocenti là¬, e hanno fatto lo stesso in molte
altre città  il Iraq, come Ramadi, Tal Afar, Hit, Rawa e Haditha. Andate
lଠa vedere quanti bambini, anziani e donne sono stati uccisi per mano
dell’esercito Iracheno”.

Abu Ayoub crede che la polizia dovrebbe essere chiamata una milizia.
“Il 95% di loro sono sciiti e lavorano con la milizia Badr, per gli
interessi dell’Iran. Hanno ucciso molti sunniti solo perchà© erano tali,
per creare tensioni tra sunniti e sciiti, e provocare una guerra
civile”.

Ma Ayoub crede che tuttavia non sia giusto attaccare membri dell’
esercito Iracheno e della polizia. “Prima dobbiamo liberarel’Iraq dalle
forze di occupazione, e poi potremo giudicare ognuno di coloro che hano
commesso dei crimini.

Non ci sarà  guerra civile in Iraq se gli occupanti si ritirano, ha
detto Abu Ayoub. “Controlleremo l’Iraq e cacceremo via tutte le milizie
ed i politici iracheni arrivati sui carri armati americani. Poi
troveremo molti politici onesti per governare l’Iraq. Ma per ora vedete
come il popolo Iracheno sia tra l'”incudine” dell’occupazione e il
“martello” delle milizie – o meglio del governo Iracheno, dato che le
supporta”.

* Tradotto dall’inglese all’italiano da Andrea Lazzaro, www.
antiamericanista.splinder.com-

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