Bahar Kimyongür condannato a cinque 
anni per traduzione!
Con il verdetto della Corte d’Appello di Gand (Belgio), pronunciato solamente verso le 21:30 di questo 7 Novembre, la giustizia belga e il ministro Onkelinx sono finalmente giunti ai risultati giudiziari pretesi dalla Turchia: far definitivamente tacere uno dei suoi oppositori, Bahar Kimyongür, e criminalizzare un movimento rivoluzionario d’opposizione al governo di Ankara. Parallelamente, questo giudizio molto parziale e partigiano ha dunque raggiunto il suo obiettivo primario: stabilire una giurisprudenza speciale avente come linea guida la criminalizzazione dei movimenti sociali e della contestazione politica.
Non lo sottolineeremo mai abbastanza: il 
processo intentato contro i nove presunti membri del DHKP-C, iniziato 
il 26 Settembre 1999 con l’arresto a Knokke di Fehriye Erdal, si ਠ
chiuso a Gand con un autentico naufragio giudiziario. La giustizia del 
nostro paese ha accettato, dall’inizio alla fine di questo processo, di 
essere sottomessa a un’istruttoria speciale, a una legislazione 
speciale e a un tribunale speciale. Infatti, in questa vicenda 
esemplare, si ਠpalesata un’autentica coalizione d’interessi decisa a 
fare di tutto per calpestare la realtà , facendone pagare il costo anche 
alla legalità .
Per questo motivo, il Clea lancia l’appello:
– A 
denunciare questo verdetto iniquo e appoggiare, con la mobilitazione, 
tutte le vie di ricorso adatte a contestare questo verdetto di pura 
compiacenza, pronunciato volta per volta da due tribunali belgi “sotto 
pressione”!
– A contestare le leggi autoritaristiche che, nel nostro 
paese come in tutta l’Unione Europea, stanno smantellando le libertà  
democratiche ottenute attraverso un secolo e mezzo di lotte sociali!
– 
A manifestare la propria solidarietà  con le forze politiche, sindacali 
e associative che combattono l’autoritarismo, il despotismo e la 
violenza di Stato di cui il regime di Ankara ha fatto una seconda 
natura!
Sette anni dopo il suo inizio, l'”affare Erdal”, al quale si ਠ
in seguito aggiunto l'”affare Kimyongür”, ਠquindi giunto ad un 
provvisorio epilogo.
Questo martedଠ7 Novembre, la Corte d’Appello di 
Gand ha infatti condannato sette degli imputati a pesanti pene di 
detenzione, con gli indizi e le accuse a carico manifestamente gonfiati 
per giustificare la severità  del verdetto:
– Sukriye Akar: 4 anni (4 in prima istanza);
– Musa Asoglu: 7 anni (6 in prima istanza);
– Fehriye Erdal: 4 anni (4 in prima istanza);
– Dursun Karatas: 7 anni (5 in prima istanza);
– Bahar Kimyongür: 5 anni (4 in prima istanza);
– Zerrin Sari: 4 anni (4 in prima istanza);
– Kaya Saz: 4 anni (4 in prima istanza).
Questo verdetto conferma e amplifica dunque le 
condanne pronunciate in prima istanza dal tribunale di Bruges il 28 
Febbraio scorso nonostante nelle pratiche non figurino elementi di 
sorta relativi ad atti violenti che uno qualsiasi degli imputati 
avrebbe commesso, o avrebbe inteso commettere, solo o in concomitanza 
con gli altri, in Belgio, in Turchia, o in qualsiasi altro Paese.
Non lo sottolineeremo mai abbastanza: il processo intentato contro i nove 
presunti membri del DHKP-C, iniziato il 26 Settembre 1999 con l’arresto 
a Knokke di Fehriye Erdal, si ਠchiuso a Gand con un autentico 
naufragio giudiziario. La giustizia del nostro paese ha accettato, 
dall’inizio alla fine di questo processo, di essere sottomessa a 
un’istruttoria speciale, a una legislazione speciale e a un tribunale 
speciale. Infatti, in questa vicenda esemplare, si ਠpalesata 
un’autentica coalizione d’interessi decisa a fare di tutto per 
calpestare la realtà , facendone pagare il costo anche alla legalità .
Comità© pour la Libertà© d’Expression et d’Association 
(Comitato per la Libertà  d’Espressione e d’Associazione – Clea)
Campo Antimperialista
www.antiimperialista.org