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ASCIA DI PIETRA

25. September 2007
In Italia 90 bombe atomiche americane

Alle ore 14,52 del 15 settembre appariva su la repubblica.it un articolo che riportiamo sotto per intero.
Dopo mezz’ora l’articolo spariva dal sito. Invano, il giorno successivo, abbiamo tentato di trovarne traccia della notizia sui quotidiani.
Si tratta di una conferma dagli USA di cio’ che sapevamo: che le basi americane in Italia ospitano bombe atomiche (e che l’italia ਠuna servitù militare degli Stati Uniti).
L’articolo dice infine che prima di lasciare palazzo Chigi Berlusconi avrebbe rinnovato, violando i trattati di non priliferazione, l’ accordo strategico con gli USA*.
Si tenga conto che queste bombe (dieci volte più potenti di quelle di Hiroshima!) sono trasportate dai bombardieri strategici di stanza a Ghedi e Aviano, i quali hanno un raggio di penetrazione che giunge sino all’Iran. E’ dunque possibile che in caso di attacco americano alla Repubblica islamica dell’Iran, l’Italia venga usata dagli aggressori come una specie di portaerei e quindi considerata da Tehran come potenza beligerante.

*Nb: questa gravissima notizia delle bombe e quella dell’accordo segreto non sono state mentite nà© dalla Presidenza del Consiglio, nà© dal Ministero della Difesa, nà© da quello degli Esteri.

gli ordigni si trovano ad Aviano e Ghedi
La loro presenza ਠvietata dalla legge e da trattati internazionali
Nucleare, rivelazione dagli Usa “In Italia 90 bombe atomiche”

” Lo vieta la legge e in più occasioni in passato lo ha dichiarato anche il governo, ma l’Italia ਠun paese nucleare. A rivelarlo ਠuno studio americano, secondo il quale sul territorio italiano ci sono 90 bombe atomiche statunitensi. Una presenza della quale si parla molto poco, ma che ha un peso strategico importante negli equilibri internazionali.
A rigor di legge, la presenza di questi ordigni non sarebbe consentita: la legislazione la vieta espressamente dal 1990. Il nostro Paese ha inoltre sottoscritto i trattati internazionali di non proliferazione nucleare e ha dichiarato di non far parte del club atomico, con tutti gli obblighi internazionali che ne derivano.
Secondo il rapporto “Us nuclear weapons in Europe” dell’analista statunitense Hans Kristensen del Natural Resources Defence Council di Washington, invece, l’Italia ospita 90 delle 481 bombe nucleari americane presenti nel Vecchio continente. Cinquanta sono nella base di Aviano, in Friuli, e altre 40 si trovano a Ghedi, nel Bresciano.
Tra Italia e Stati Uniti esisterebbe anche un accordo segreto per la difesa nucleare, rinnovato dopo il 2001. William Arkin, un esperto dell’associazione degli scienziati nucleari, ne ha rivelato recentemente il nome in codice: “Stone Axe” (Ascia di Pietra). Le bombe atomiche in Italia sono di tre modelli: B 61-3, B 61-4 e B61-10. Il primo ha una potenza massima di 107 kiloton, dieci volte superiore all’atomica di Hiroshima; il secondo modello ha una potenza massima di 45 kiloton e il terzo di 80 kiloton.

Il governo di George Bush ha ribadito molte volte di non escludere l’opzione nucleare per rispondere ad attacchi con armi biologiche o chimiche ed ha avviato la produzione di bombe atomiche tattiche di potenza limitata, non escludendo di servirsene contro i Paesi considerati terroristi. Almeno due di questi, Siria e Iran, si trovano nel raggio dei bombardieri di stanza in Italia”.

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